Lo studio è uno spazio che ci rappresenta, ci accoglie e sostiene il nostro modo di lavorare: fluido, riflessivo, capace di alternare momenti di concentrazione e di apertura, di pausa e di confronto.

È uno spazio ampio e luminoso, dove il bianco degli arredi si intreccia con le sfumature della carta da zucchero, del sabbia e con il marrone scuro dei tendaggi e delle poltrone. Le piante portano un tocco di vitalità e accompagnano una dimensione di lavoro dinamica, che si sviluppa nel corpo principale dello studio.

Nel cuore di questo ambiente si trova uno spazio più piccolo, più raccolto, dove accogliamo i nostri ospiti per confrontarci sui progetti. Qui, la matericità prende forma attraverso scelte precise: metalli satinati, vetro, velluto, tessuti morbidi. È un angolo che parla un linguaggio più intimo ed elegante, pensato per favorire la conversazione e l’ascolto.

Accanto alla biblioteca, la materioteca: uno spazio dedicato ai campioni e ai materiali, dove si coltiva la parte più sperimentale del progetto. Entrambi gli ambienti si affacciano sul bosco e sull’ultima parte del vigneto. Al pomeriggio, la luce entra dalle finestre con una qualità particolare: calda, silenziosa, capace di illuminare lo spazio e i materiali in modo sempre diverso. È una luce che invita alla concentrazione, e a volte – senza preavviso – meraviglia.

A farci compagnia durante le giornate c’è anche la nostra piccola mascotte: un curioso e affettuoso Maltipoo, che si aggira tra i materiali e gli appunti come parte della squadra.