Paola Favretto

Un nuovo giorno, la mia casa, il mio spazio. 

La vita si ascolta così come le onde del mare

Le onde montano, crescono, cambiano le cose.

Poi, tutto torna come prima, ma non è più la stessa cosa…”                                                      

Alessandro Baricco

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo tempo appena trascorso ha costituito una pausa dalla routine di tutti i giorni. 

 Il consueto svolgimento di ogni cosa è stato interrotto. E’ stato uno shock ed è stata una benedizione al tempo stesso. 

 

Da un giorno all’altro ci siamo ritrovati a vivere in maniera diametralmente opposta: da una vita fuori di casa dalla mattina presto alla sera tardi, tra un impegno e l’altro, a una vita dentro casa come unico luogo possibile nel quale concentrare e rendere “smart” ogni occupazione. 

 

Lo spazio di casa è diventato l’unica soluzione, l’unica risposta a una grande difficile situazione cresciuta in maniera esponenziale fino a diventare, in brevissimo tempo, di interesse mondiale.  

 

Nel tempo di adattarsi alla nuova routine, la casa è diventata la nostra migliore amica e naturalmente, viste le nuove abitudini, l’oggetto principale delle nostre attenzioni.  

 

Tra le esigenze primarie c’è stata quella di riorganizzare lo spazio domestico. 

Ora che il peggio sembra essere passato e si ricomincia a guadagnare del tempo anche fuori di casa per il lavoro, una corsa o una passeggiata, viene spontaneo chiedersi  se potessi cambiare la mia casa, come la vorrei? 

Quanto accaduto ci deve far riflettere sulla necessità di utilizzare lo spazio in maniera viva: non come un deposito, un ricovero di oggetti, di abbigliamento, prodotti vari e cibo, e come un luogo dedicato al solo svolgimento delle funzioni primarie.  

Lo spazio domestico può essere riscoperto come un’entità più intimamente connessa alla nostra vita e a dei particolari momenti che sono diventati una parte integrante della rinnovata routine domestica 

 

Ecco alcuni suggerimenti per realizzare due spazi di vita che, alla luce di quanto accaduto, sono diventati per molti indispensabili e che richiedono una rinnovata e importante attenzione perché sianoben definiti e pratici nel loro utilizzo e per il bene del nostro comfort. 

 

Cominceremo oggi da due tematiche che sono state ricorrenti nei confronti con i nostri clienti e con le altre persone con le quali abbiamo avuto modo di confrontarci,anche al di fuori della nostra professione: 

 

UNO SPAZIO TUTTO PER  SE’ 

 

Nel lieto ritrovamento del tempo da dedicare a se stessi, la meditazione rientra pienamente in quel tipo di momenti che non vorremmo non finire per sacrificare, una volta che torneremo alla routine quotidiana fuori di casa. Il momento della meditazione è unico e irripetibile e diviene fisiologicamente necessario per ritrovare noi stessi.  

Se è vero che già ci troviamo in un luogo a noi caro e familiare, è anche vero che lo spazio domestico è comunque sempre condiviso sia dai congiunti sia dai pensieri e dalle preoccupazioni.  

 

Un tempo per sé richiede naturalmente anche uno spazio per sé. 

Lo spazio della meditazione deve essere allestito con la medesima cura e attenzione che vogliamo riservare a noi stessi e alla serenità di un momento che vogliamo dedicarci in tutta la sua pienezza e completezza.  

La necessità primaria è quella di potersi concentrare senza alcuna interferenza o interruzione dall’esterno, compresi i dispositivi elettronici, i rumori esterni e i nostri stessi pensieri e le relative emozioni. La meditazione è uno stato mentale che richiede la giusta predisposizione del contesto in cui si svolge affinché la mente trovi lo spazio necessario per vagare liberamente e al fine..placarsi. 

 

Lo spazio ideale per meditare può essere una stanza di casa che sia mantenuta in ordine, e che sia quanto più possibile sgombra nelle superfici e libera da oggetti, suppellettili. 

Inoltre è importante che sia possibilmente orientato verso una finestra che ci offre la vista di elementi naturali quali il cielo, gli alberi o un raggio di sole. 

La luce deve essere naturale: non è necessaria una forte luminosità anzi, anche nella penombra di una tenda socchiusa è possibile ricreare un’atmosfera propizia al raccoglimento interiore. 

Il momento della meditazione bene si concilia anche all’aria aperta: nulla di meglio di un balcone o un terrazzo per poter godere dell’aria del giorno, di qualche suono o rumore in lontananza che sia da sottofondo purché non costituisca un disturbo e un’interruzione alle nostre migliori intenzioni. 

L’alba e il tramonto possono essere i momenti migliori. 

L’inizio e il finire della giornata infatti, essendo legati al naturale divenire del giorno, sono i riferimenti per la nostra mente che per analogia muove il pensiero al nuovo tempo che inizia alla nuova energia che vogliamo accogliere e fare nostra, o al tempo che volge al termine che si lascia serenamente alle spalle quello che è stato. 

  

Infine, la posizione della meditazione è fondamentale: la seduta deve essere comoda e appositamente predisposta per non gravare sulla schiena in una postura che deve essere mantenuta eretta affinché nell’atto della respirazione l’aria circoli liberamente all’interno del corpo. I cuscini consigliati sono di diverso tipo (per esempio a mezzaluna “zafu a mezzaluna” o circolare “zafu classico” o quadrato “zabuton” da utilizzare in combinazione a uno dei due precedenti) e ne viene consigliato l’utilizzo perché permettono di approfittare della massima ergonomia per qualsiasi posizione assunta.

 Incensi,salvia bianca e candele aiuteranno a ripulire lo spazio anche da un punto di vista energetico e io ho consigliato il loro utilizzo in tutta la casa in questo periodo quando gli spazi sono ad alto tasso..di condivisione! 

 

                                                                                                                                                                                                                                       Sarò pure fuori come un balcone..
                                                                                                                                                                                                                                       Ma da qui si vedono bene le stelle.
                                                                                                                                                                                                                             

                                                                                                                                                                                                                                       (in Mafalda, di Quino) 

UNO SPAZIO VERDE 

Che si tratti di un piccolo spazio interno o di un grande balcone, circondiamoci ora più che mai di verde. 

 

L’importanza di un balcone e di uno spazio riservato nel quale poter vivere qualche ora della giornata, all’aria aperta non potendo varcare la soglia dell’abitazione, è sempre stato un valore decantato e aggiunto nella scelta di una casa. In questo momento particolare però questo spazio è divenuto indispensabile. 

Il verde, colore fondamentale della natura, è il colore dell’armonia: simboleggia la speranza, l’equilibrio, la rigenerazione e il nutrimento. È un colore fresco, rilassante, favorisce la riflessione, la calma, la concentrazione. 

La natura è vita e portarla all’interno delle mura di casa ci aiuterà a viverla pienamente. 

Le cure saranno abbondantemente ripagate da tanto colore e una sincera compagnia. 

Armiamoci di terra, guanti e paletta per allestire un florido angolo verde che non faccia mai mancare una, altrettanto florida, fioritura colorata.  

Per l’interno ecco alcune specie perenni e di facile coltivazione: l’Anthurium,bellissimo nella varietà a fiori bianchi oltre che rossi, la Begonia, lo Spathiphyllum, il Pothos,questi ultimi sempre presenti nelle proposte di ogni esperto,per le grandi doti di ..resistenza. Sarà fondamentale la presenza di luce naturale, non necessariamente un’esposizione diretta alla luce solare e il posizionamento dovrà essere riparato rispetto alle correnti d’aria.  

    

Styling Elize Eveleens – Klimprodukties

 un pochino più delicata ma… profumatissima la Gardenia

 

Se dentro casa avete un discreto spazio da completare, il verde è una sempre una buona soluzione: scegliete una pianta dalle dimensioni più fastose come ad esempio  il Ficus Benjamin dalle piccole foglie verdi o screziate oppure la varietà Lyrata dalle foglie di dimensioni particolarmente elevate, con una forma che ricorda quella di un violino o di una lira,magnifico inserito in un grande cesto, come quello che proponiano nella foto 

 

Oltre al fattore estetico, questi tipi di piante hanno anche le pregevoli caratteristiche di essere depurative per l’aria: le sostanze inquinanti presenti dentro casa, a partire dalla formaldeide contenuta nelle vernici dei materiali interni, allo smog che inevitabilmente arriva dall’esterno, possono essere quindi neutralizzate  con il metodo più naturale possibile. 

All’esterno, le specie quali l’Hybiscus, le Ortensie e le Gardenie garantiscono profumi, colori e tanta coreografia se li organizziamo in grandi cesti e alberelli. In questo periodo anche le piante aromatiche costituiscono un’ottima scelta sia estetica che funzionale.. 

 

Organizziamo gli arredi esterni secondo lo spazio a disposizione: vanno benissimo anche delle panche di legno fai da te, realizzabili con qualche asse dismesso, dei soffici cuscini lo renderanno comodo e accogliente. Le lanterne creeranno un’atmosfera speciale nelle serate d’estate. 

Se avete necessità e desiderio di un tavolo da esterni, valutatene attentamente le dimensioni 

Le grandi superfici di appoggio che regalano momenti di grande convivialità e un grande spazio per libri, quaderni e tablet tutto per sé quando gli ospiti sono lontani, richiedono però altrettanto spazio fisico 

Se avete anche un desiderio di confort basterà scegliere un tavolo più piccolo e delle poltroncine adeguate, per mantenere la convivialità e aumentare la comodità. 

 Alle volte negli spazi minuscoli anche un gioco di colori a contrasto può semplicemente regalare alla vista dall’interno un accento gradevole e nella sua semplicità..ristorare l’animo. 

 credit to Pinterest 

La scelta dei materiali è piuttosto vasta: il più coreografico è il ferro battuto, tra i naturali optate per il legno  e il vimini, tra gli artificiali il polyrattan  è una soluzione dalla buona resa estetica a un costo contenuto che richiama la lavorazione del rattan, non altrettanto economica.  

E sia benvenuto il riciclo creativo con l’utilizzo di cassette di legno, barattoli, pallet, magari colorati con una mano di vernice per una nuova vita funzionale e…. sostenibile. 

  

 

In questa inaspettata prova di vita la nostra casa è uno dei punti forti da cui ripartire e con i quali rispondere al desiderio di rinascita e di cambiamento verso un futuro migliore, alla ricerca della bellezza di quanto già abbiamo, che aspetta solo di essere valorizzato con…gratitudine e attenzione per essere davvero “nostro” ed ancora più funzionale…! 

  

Testi di Maria Chiara Ottelli